Famiglia |
STABILIZZANTI |
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Gamma |
ALEA EVOLUTION |
Formati disponibili | , |
Condizioni di conservazione | , |
ALEASTAB CHITO
GRANULARE
Chitosano di origine fungina da Aspergillus niger. Acido citrico E330
Aspetto: polvere fine, beige, parzialmente solubile.
Aleastab CHITO è un coadiuvante enologico a base di Chitosano, un polisaccaride naturale di origine fungina, estratto da Aspergillus niger.
Non classificato come allergene (2007/68 CE) e non di origine animale, risulta particolarmente efficacie nella lotta contro i lieviti del genere Brettanomyces e contro molti altri microrganismi indesiderati, inoltre svolge un’azione di contrasto dei fenomeni ossidativi per chelazione di metalli e catechine.
Aleastab CHITO viene normalmente utilizzato come stabilizzante al termine dei processi fermentativi (sia Fermentazione Alcolica che Malolattica), avendo cura di regolare il tenore in SO2 del vino, conformemente alle corrette pratiche enologiche.
Aleastab CHITO è in grado di inibire la fermentazione malolattica, pertanto quando questa è richiesta, come per la maggior parte dei vini rossi, si consiglia di utilizzarlo solo al termine della FML. In alternativa, in tutti quei casi dove per necessità operative o per scelta tecnologica (es. Pinot nero) è necessario ritardare la FML alla primavera successiva si consiglia l’utilizzo di Aleastab CHITO al termine della fermentazione alcolica ed una successiva rimozione dello stesso tramite travasi ripetuti prima del successivo inoculo di batteri Aleabacter FREEZE o FREEZE HA.
4-10 g-hL in funzione della fase di utilizzo e dell’inquinamento microbiologico.
Dose massima legale secondo Normative UE in vigore: 15 g/hL
(utilizzo consentito riduzione di popolazioni di microrganismi indesiderati, in particolare Brettanomyces).
Sciogliere in acqua in rapporto 1:10 agitando bene.
Per migliorare la solubilità e l’efficacia si consiglia di acidificare l’acqua con acido citrico 10% oppure acido lattico 5%.
Aggiungere alla massa da trattare, avendo cura di omogeneizzarla bene.
Il vino trattato deve avere una temperatura superiore ai 10°C e deve essere agitato una volta al giorno per i primi 3 giorni.
È possibile travasare e separare le fecce contenenti chitosano dopo 8-10 giorni.