Botti in legno: come comportarsi?
In linea generale vale la regola che:
- se le botti sono inutilizzate da pochi mesi fino ad un paio di anni: è possibile valutare (eventualmente anche rivolgendosi ad un bottaio) se rigenerarle per rimetterle in funzione o meno;
- se le botti non contengono vini da diversi anni: non è più possibile utilizzarle.
Le botti in legno non dovrebbero rimanere vuote per lunghi periodi: l’ideale sarebbe riempirle con altro vino in tempi brevi dopo averle svuotate.
Se ciò non è possibile, meglio conservarle vuote, chiuse e solfitate con zolfo in dischi dopo averle lavate con prodotti appositi e fatte ben asciugare.
Per evitare che il legno si secchi è sufficiente conservarle in un ambiente umido come sono la maggior parte delle cantine.
Infine, se non è possibile conservarle vuote, si possono riempire d’acqua con aggiunta di 5-10 g/L di acido tartarico (oppure acido malico o acido lattico) e di 1-2 g/L di metabisolfito di potassio.
L’acqua così trattata va sostituita ogni 2-3 mesi.
Prima di utilizzare nuovamente la botte sciacquarla abbondantemente ed avvinarla prima dell’utilizzo.