dossier

I 10 enologi che hanno cambiato il mondo del vino

The Drinks Business, reputatissima testata inglese che analizza le tendenze e il mercato del vino, ci da la classifica degli enologi più influenti del mondo.

….Ognuno di questi 10, secondo “The Drinks Business”, ha cambiato i caratteri del vino in modo più profondo di quanto abbia fatto qualsiasi brand o impresa. Sono insomma loro gli “artisti del vino” quelli che ne hanno indirizzato il nuovo stile di denominazioni, tipologie o territori.

Qualche motivo di rammarico: nessuna donna in questa lista e solo un italiano. Peccato.

10° posto per San Harrop, Master of Wine neozelandese che ha cambiato il volto dei vini della Valle della Loira. Esperto di mercati e di enologia è una delle voci più autorevoli sul vino “autentico o naturale” tema a cui ha dedicato anche un libro.

Demei Li, cinese formato all’Università di Bordeaux ha lavorato a Chateau Palmer prima di guidare la prima joint venture cino-francese. A 43 anni è l’umo più influente del vino cinese.

Kym Mine, Master of Wine con base in Australia. E’ un flying winemakers che ama uno stile del vino attuale basato sull’eleganza, il contenimento dell’alcool e dell’uso del legno.

Al 7° posto c’è una sorpresa.
Si tratta dei 3 enologi: del commerciante Laithwaites Wine, che aiutano i produttori a creare dei vini di successo.
Segue, un gradino più su, Denis Dubourdieu, professore all’Università di Bordeaux e consulente. Dedica una particolare attenzione a coniugare qualità e longevità nei vini bianchi.
Alberto Antonini, un toscano che lavora in Cile cercando l’identità locale in opposizione alla “francesizzazione”. Consulente di Concha y Toro è da sette anni il partner di Pedro Parra, l’uomo che ha rivoluzionato il concetto di terreno da vigna.

Il 4° è Stephane Derenoncourt, lavora in tutto il mondo e ovunque ha insegnato a rimettere la vigna protagonista del vino fino a proporre la vinificazione separata delle parcelle.

Arriviamo sul podio, medaglia di bronzo a Paul Hobbs, cioè Mr Opus One. Il suo nome infatti è legato al successo della mitica cantina di Mondavi –Rothschild. Nemico dell’anidride solforosa è stato fra gli artefici del successo del vino argentino Malbec. Adesso guarda all’India.

Michel Rolland, il più famoso della lista. 150 clienti in tutto il mondo. Lui nega di usare una ricetta ma i suoi vini hanno indubbiamente la sua forte impronta digitale che piace a Robert Parker. Sostiene l’iperselezione dell’uva, anche attraverso selezionatori ottici, per vinificare solo acini assolutamente maturi.

Sul podio di enologi più influenti del mondo Jacques e Eric Boissenot, padre e figlio.
Non compaiono mai, ma sono dietro le quinte di tantissimi grandi vini, nomi come: Lafite Rothschild,
Latour, Margaux, Mouton Rothschild, Léoville Las Cases, Léoville Barton, Ducru Beaucaillou, Grand Puy Lacoste, Branaire Ducru, Rauzan Ségla, Sigalas Rabaud.

(letto e tradotto da Donatella Cinelli Colombini)